Triathlon super sprint MTB di Cesate

triathlon sprint mtb cesate 2019
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Cesate, Sport in festa 2019, 24 Giugno – Per vari impegni non ero mai riuscito negli anni scorsi a partecipare allo Sport in Festa di Cesate, manifestazioni che propone dieci giorni di eventi dedicati agli sport di endurance. Soprattutto ero sempre stato attratto dal triathlon super sprint che proponeva una frazione di nuoto in piscina e non in acque libere, che mi mettono sempre parecchia soggezione.

La gara prevede 400 metri di nuoto in piscina da 25 metri (16 vasche), 10 km di MTB suddivisi in due giri e 2,5 km di corsa.

Arrivato a destinazione, mentre inizio a scaricare bici e materiale vario dall’auto mi imbatto nel sosia triathleta di Giorgio Pasotti. Mentre già pregusto uno spuntino coi Pan Goccioli però il mio guru di giornata mi mette subito ansia con qualche dettaglio. Mi racconta infatti che anche la sua prima esperienza nella triplice è stata qui a Cesate, e di quel giorno ricorda solo l’acqua gelida della vasca.
Una volta lasciata bici, casco, occhiali e scarpe in zona cambio mi sgranchisco un po’ e attendo la partenza che viene un po’ ritardata.

SWIM

Per la frazione di nuoto veniamo suddivisi in due gruppi, io partirò col secondo di essi e mentre attendo a bordo vasca la conclusione di chi ci precede inizio a preoccuparmi, oltre che per la temperatura dell’acqua anche per l’uscita dalla piscina. Sono infatti diversi i triathleti di giornata che scivolano sul fondo bagnato che porta alla zona cambio, e ci starebbe bene come sottofondo la canzoncina di Mai Dire Goal che accompagnava la rubrica “vai col liscio”.

Concluso il primo round ci fanno entrare in acqua e mi tocca subito dar ragione al mio briefing-man. La temperatura è davvero minima e inizio a richiamare alla mente i vari discorsi di Bear Grylls sulla dispersione del calore corporeo in acque fredde per capir quanto potrei sopravvivere.

Mentre ancora non ho ripreso possesso di un ritmo respiratorio decente e iperventilo come una donna in sala parto ci danno il via. Mi metto in coda al gruppetto della mia corsia per non essere d’intralcio viste le mie capacità in acqua pari a quelle di un bradipo nell’attraversare una lingua d’asfalto trafficata.

Mi trovo però subito “stoppato” da chi mi precede e allora preso da ardore agonistico infilo in breve i tre che mi anticipano. L’eccesso di brio, sommato alle condizioni di partenza mi danno però una mazzata già alla seconda inversione di marcia, e inizio a boccheggiare ogni tre-quattro bracciate, continuando a fermarmi incapace di trovare un ritmo.

Avanzo suonato come Rocky nel terzo episodio della saga quando viene sommerso di pugni da Clubber Lang. Mentre dalle altre corsie iniziano ad uscire i primi quasi perdo il conto delle vasche, tanto che, quando son convinto di aver finito, la signorina con cartellina a bordo vasca mi dice che ne mancano ancora 4 (io rimango convinto che al massimo potevano essere 2, ma vabbeh).

Finalmente termino l’agonia, esco con 5 minuti più di quelli che normalmente impiego per completar la stessa distanza in piscina coi miei scarsi tempi e riuscendo almeno a non cadere vado in zona cambio.

BIKE

Arrivo alla bici sfatto e ansimante, come Meg Ryan in Harry ti presento Sally durante la scena dell’orgasmo simulato al tavolo di Kats Deli.  Kats delì, kats dequì, riesco a metter scarpe, casco, pettorale e occhiali e prendo la bici cercando di recuperare un po’ di sensazione di equilibrio.

Il percorso è perlopiù un single track all’interno del bosco, ma fortunatamente non ci sono discese sassose di quelle che odio profondamente. Provo a recuperare qualche posizione ma essendo uscito dall’acqua con un ritardo mostruoso faccio davvero fatica a raggiungere chi mi precede. Il percorso però risulta divertente e i due giri in programma passano abbastanza velocemente.

Arrivo nel centro sportivo appaiato ad una delle concorrenti femminili appena raggiunta, scendiamo dalle bici ed entriamo in transition zone bici alla mano, mentre inizio a godermi l’idea dell’ultima frazione dove finalmente potrò divertirmi un po’.

RUN

Inizia la terza frazione, quelle in cui dovrei “giocare in casa” e parto a velocità doppia rispetto alla traiathleta suddetta. Inizio a recuperare qualche posizione su chi è ancora impegnato nel breve tratto di corsa (2,5 km suddivisi su due giri e mezzo di asfalto misto a prato).

Primo giro ad un buon passo, mentre il secondo inizia a servirmi il conto della stanchezza e soprattutto sul tratto di prato vado in difficoltà rallentando di molto il ritmo.

Annaspo pesante come il duo di Weekend con il Morto quando rimangono incollati al bitume sciolto sul tetto del palazzo dei loro uffici. Non pensavo di arrivare così cotto alla frazione di corsa, ma in effetti non pedalavo “seriamente” da parecchio e i quadricipiti ne son usciti un po’ segnati.

Chiudo questa ultima fatica in settima posizione assoluta, almeno secondo ENDU, ma in realtà mi risulta davanti la triathleta superata di slancio dopo l’ultimo cambio di frazione e qualcosa non torna. Sicuramente avrà fatto un solo giro del percorso, non avendomi mai risuperato durante i 2,5 km.

Tirando le somme direi che è stata un’esperienza piacevole nonostante la sofferenza in acqua in stile balena spiaggiata e le ansie in bici. Mi piacerebbe riprovarci con una frazione di nuoto in acqua brodosa e con la seconda parte su bici da strada, vediamo cosa salta fuori.

E se il mondo del triathlon mi respingerà avrò magari un futuro al Mulino Bianco al fianco del sosia di Pasotti candidandomi come novella Rosita.

triathlon sprint mtb cesate 2019

Swim
Tempo 0:14:30 | Dist. 400 m
Media 3’37” min/100m | Pos. 28
 

Bike
Tempo 0:30:22 | Dist. 10 km
Media 19.77 km/h | Pos. 25
 

Run
Tempo 0:10:28 | Dist. 2.5 km
Media 4’11” min/km | Pos. 7
 

Finish
Tempo 0:55:19

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