Cosa ti manca? Top 5 della nostalgia da quarantena

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Oggi un’amica mi ha scritto un messaggio: “Hai nostalgia di qualcosa?

Inizialmente ho pensato ad una specia di tentativo di approccio. Suonava quasi come una di quelle frasi da film del tipo “ripensi mai a noi?”, e cose del genere. Grazie a Dio non è arrivata da un maschio questa domanda sennò mi sarebbero venuti anche dubbi esistenziali.

Sono entrato nel panico e ho pensato di aver inviato qualche messaggio in preda all’alcool, ma visto che i bar sono chiusi e non potevo essermi preso una sbronza mi son subito tranquillizzato. Ho controllato comunque le chat, e a parte i video di Delucop e di Razzi che fa fitness in camera non c’era granchè di compromettente nella cronologia.

Ho quindi immaginato che la domanda si riferisse alla situazione attuale di quarantena forzata. E le ho risposto in tutta tranquillità: “La corsa, ma tanto col ginocchio che mi da noie in questo periodo penso che non avrei corso comunque”.

Beh, dopo averle inviato il messaggio ho iniziato a riflettere su una eventuale classifica alla Rob Fleming, il protagonista di Altà Fedeltà di Nick Hornby. Se non lo avete letto approfittatene in questi giorni, qui lo trovate su Amazon. In alternativa vi potete vedere il film.

Beh, la lista di cose che mi mancano è venuta fuori di getto, senza grossi sforzi.

  • Mi manca l’odore dell’erba appena tagliata, quella che senti passando accanto ad un prato quando i primi caldi hanno reso alti e rigogliosi i fili verdi pronti ad essere regolati da una falciatrice. In realtà questo profumo mi manca anche da molto più tempo, da quando ho smesso di giocare a calcio.
  • Mi manca la pioggia sulla pelle. Quel ticchettare di gocce fredde che ti battono sul viso e ti fanno sentire vivo. Mi manca quel mix di petrichor, l’odore fresco e morbido, che emana soprattutto dalle rocce, e di geosmina, quel forte aereosol di muffa che traspira dalle piante bagnate.
  • Mi manca l’aria fresca sul viso durante una pedalata nella calura estiva, che ti viene in soccorso come una boa in mezzo al mare.
  • Mi manca il rumore del brecciolino sotto i piedi durante un’escursione su un sentiero. Il rumore dei rametti secchi che si spezzano quando ci poggi lo scarpone. Potrei sentir nostalgia anche di quel furtivo nascondersi dell’universo strisciante che anima il sottobosco.
  • Mi manca quella neve “marcia” di primavera, quella che ti fa rallentare lo snowboard anche su grosse pendenze, ma dove ti diverti come un bambino a tentar malamente buttering e flat tricks.

Beh, si, la corsa mi manca. Ma a leggere le polemiche dei tanti, che si sentono prima “runner” e poi cittadini, il cui mondo sembra girare solo attorno a quello, oggi mi manca un po’ meno.

 

“Ascoltavo la musica perché soffrivo? O soffrivo perché ascoltavo la musica?” (cit. Rob Fleming)

Ooooh, è solo ipocondria
Ooooh, questa malinconia
Ooooh, ma è solo ipocondria
Ooooh, questa mia nostalgia

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