Cronache di Gara

Sara Dossena sesta e varesini sugli scudi a New York

La maratona della grande mela è senz’altro quella che gode di maggior fascino non solo tra le Majors, ma tra tutte le maratone mondiali. Vincere a New York porta sicuramente fama e prestigio, ma ciò può avvenire anche se non alzi per primo/a il traguardo di Central Park.

E’ riuscita nell’impresa infatti Sara Dossena, che ha esordito in maratona proprio a New York e per oltre 20 km ha messo alla frusta tutte le atlete di punta, compresa Mary Keitany, la grande favorita della vigilia, tra volte sul gradino più alto del podio nelle ultime tre edizioni della TCS New York City Marathon.

La forte triathleta bergamasca (e varesina d’adozione), da ieri anche maratoneta, ha concluso in sesta posizione la sua prova, ottanenedo il secondo crono stagionale italiano tra le donne che le garantisce la convocazione per gli Europei 2018 di Berlino.

Da oggi sono una maratoneta Correre a New York era il mio sogno. Ci speravo, ma non avrei mai creduto che si realizzasse in questo modo con un posto tra le prime dieci e un crono sotto le 2h30. E’ proprio vero, questa è LA maratona: l’atmosfera è super ad ogni angolo, i quartieri pieni di gente che faceva il tifo come fosse mia mamma. E’ un percorso duro, pieno di saliscendi, ma me lo sono goduto tutto. All’inizio siamo partite troppo piano e mi sono messa davanti io. Che problema c’è? Mica potevo far fare la gara alle altre, anche se temevo che prima o poi il cambio di ritmo sarebbe arrivato. Solo negli ultimi cinque chilometri la fatica si è fatta un po’ sentire, ma in generale non sono mai stata a fare troppi calcoli

Sara Dossena

Gran prestazione anche per Massi Milani, 53° assoluto e 1° di categoria 45-49.

Il maratoneta di Gorla Minore, globetrotter per lavoro, è uomo da 150 voli all’anno ma dimostra come l’amore per il proprio sport possa far vincere la stanchezza quotidiana e non saltar i propri allenamenti, tanto da correre una maratona dura come quella di New York in 2h33′ senza essere un atleta professionista.

Partiamo dalla fine. Ho vinto la categoria MM45 alla New York City Marathon in 2h33:15, mio peggior tempo degli ultimi due anni e #53-esimo. Se fossi partito due giorni prima, se avessi riposato meglio, se avessi curato un po’ di più l’alimentazione, fatto maggiori allenamenti di qualità, gestito meglio gli allenamenti della forza, forse ora sarei più contento. Ma non c’è tempo di festeggiare o rimpiangere il passato prossimo. Ora si torna a casa: domani Parigi…

Massi Milani

La terza nota della giornata newyorkese è per il gallaratese Bruno Ricky Bonicalzi, portacolori della delegazione azzurra, che sta inseguendo il tentativo di record di 7 maratone in 7 continenti. New York era la quinta tappa per lui in questo “viaggio” sportivo, ed ha concluso la sua fatica in 2h57’07”.

A seguire pubblicheremo un resoconto di tutti i varesini che hanno tagliato il traguardo della 47ª Maratona di New York.

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