Alle origini del marchio – Saucony
Quella di Saucony è una storia che inizialmente si sviluppa su due differenti binari.
Il primo, vede la fondazione, nel 1898, di una fabbrica di scarpe ad opera di quattro uomini d’affari, a Kuztown in Pennsylvania.
L’origine indiana del nome
La cittadina si trova sulle rive del Sacony Creek, dal quale il brand prende il nome.
Il nome del fiume deriva dalla denominazione data dai nativi americani originari di quei luoghi, i lenape o lenni-lenape (chiamati delaware dagli europei), i quali assegnarono al fiume il nome Saconk, che significa dove due fiumi corrono insieme.
Il logo aziendale è anch’esso legato al fiume locale, infatti è denominato River, ed è costituito appunto da una onda che ne richiama le anse.
Da pantofole di riciclo a calzature sportive
Successivamente andiamo invece a Cambridge, Massachusetts, anno di grazia 1910.
Abraham Hyde, un immigrato russo arrivato negli Stati Uniti nel 1890, apre una attività di ciabattino che nel 1912 prende il nome di A.R. Hide & Sons, un negozio di scarpe che produce e vende pantofole fabbricate con scarti di tappeti.
Abraham è un calzolaio abile nel suo mestiere e pian piano le sue pantofole lo fanno guadagnare bene, tanto da allargare la produzione anche a scarpe da passeggio, da donna e da bambino.
Nel 1930 Hyde introduce nella sua produzione le scarpe sportive, i pattini a rotelle e quelli per il pattinaggio su ghiaccio.
Qualche anno più tardi la direzione aziendale passa a Maxwell, figlio di Abraham. Questi continuo ad espandere la divisione sportiva del marchio e iniziò a produrre anche scarpe da baseball e scarpe da bowling.
La società di Hyde si distinse sempre più nel corso degli anni con la realizzazione di scarpe che ricevevano ottimi feedback (da citare i marchi SpotBilt e Pf Flyers).
Gli anni del conflitto mondiale
Durante la seconda Guerra Mondiale, la Hyde & Sons, come molte grandi aziende, concentrò i propri sforzi riconvertendo la produzione in favore dell’esercito. Inizio quindi la produzione di stivali per i militari statunitensi e acquistò notorietà ricevendo anche dei riconoscimenti, come l’Army & Navy Award.
Conclusa la guerra, l’azienda di Cambridge potè tornare alla produzione di ciò che più la distingueva a livelo qualitativo, la produzione di calzature sportive.
Nel 1952 la piccola impresa familiare completo una espansione grazie all’acquisizione della Illinois Athletic Shoe Company. La Hyde & Sons cambiò ragione sociale divenendo quindi Hyde Athletic Industries, Inc.
Nel frattampo, nel 1958 la Saucony di kuztown lanciava sul mercato la Spike 7446, una scarpa chiodata per atletica.
Una calzatura spaziale
All’inizio degli anni ’60 la ditta Hyde stipulò un nuovo contratto con il governo americano, per la precisione con la N.A.S.A., per la quale iniziò a produrre scarponi per gli astronauti.
Nel giugno 1965 Edward Higgins White, pilota della Gemini 4, fu il primo astronauta americano ad uscire da una navicella nello spazio. Questo spacewalker indossava scarponi marchiati Hyde.
Hyde acquista Saucony
Nell’Ottobre 1968 ecco finalmente incrociarsi i destini delle due aziende di cui abbiamo raccontato. La Hyde Athletic Industries perfeziona l’acquisto della Saucony Manufacturing Company.