Brand History

Alle origine del marchio – ASICS / Onitsuka Tiger

Anima Sana In Corpore Sano

Il nome ASICS non è nient’altro che un acronimo derivato da una frase latina.

L’azienda giapponese nasce a Kobe nel 1949, però, come diverso marchio, cioè Onitsuka Tiger.

Il brand prende il nome dal fondatore Kihachiro Onitsuka, un produttore di scarpe per bambini, ex militare, con un passato da contrabbandiere.

Il periodo non era certo ottimale per un trentaduenne alla prime armi per entrare nel mercato di un paese reduce da una guerra mondiale.

Il paese usciva estremamente incerottato dal conflitto terminato nel ’45, ma c’era anche la necessità di ridare speranza ad un paese e soprattutto ai giovani. Era necessario anche promuovere uno stile di vita sano attraverso lo sport e l’attività fisica.

Gli inizi col basket

L’azienda inizialmente produceva esclusivamente scarpe da basket, che ai tempi in Giappone iniziava ad essere uno sport con ampi margini di crescita, seppur senza grandi successi a livello internazionale.

Nel 1951 nasce quindi la Ok Basketball Shoe, una scarpa dal profilo alto e una suola a ventosa ispirata dai tentacoli del polpo (Leggenda narra che l’idea venne a Kihachiro in persona mangiando una zuppa di polpo).

Questa scarpa fa il suo esordio ai piedi di una squadra giapponese di ragazzi del liceo che a fine anno vince il proprio campionato.

La prima grande vetrina arriva nel 1951, con la vittoria della Maratona di Boston da parte del Shigeki Tanaka che percorre in 2 ore 27 minuti e 45 secondi  i 42.195 metri della maratona più antica del mondo con ai piedi un paio di Onitsuka Tiger Tabi.

Nel 1952 Onitsuka produce la Tiger, una scarpa innovativa per i tennis, con una suola dalla durate eccezionale.

shigeki tanaka
Shigeki Tanaka con le Tiger Tabi con cui ha vinto la maratona di Boston

Il boom degli anni ’60

Gli anni del successo per la casa produttrice di Kobe sono i ’60, sopratutto grazie alle olimpiadi casalinghe di Tokyo 1964, dove la squadra nipponica si aggiudica la medaglia d’oro e il marchio Onitsuka, sponsor del team, ha visibilità mondiale.

Prima ancora però, nel 1961, a Osaka durante la Mainichi Marathon, Abebe Bikila trionfa con ai piedi le Magic Runner. Convincere il più famoso “maratoneta scalzo” a correre con le proprie scarpe e portarlo al successo si rivela una importante mossa commerciale. Questa scarpa nasce nel ’60 con dei caratteristici fori laterali per mantenere fresco e areato il piede. Pare che l’idea fosse venuta a Mr Onitsuka notando le grinze che si formano sui piedi durante un bagno caldo e avesse quindi pensato all’importanza di mantenere ottimale la condizione del piede durante la corsa.

Due anni dopo, ai giochi asiatici di Bangkok del 1966, Onitsuka propone il nuovo logo che rimane identico tutt’oggi. Si tratta dell’intreccio delle tre strisce che traggono ispirazione proprio dalle strisce di una tigre.

La scarpa su cui campeggiava il logo era la Limber Up Kawa BK, nata proprio per i trials che avrebbero portato alle qualificazioni per le olimpiadi di Messico ’68.

Onitsuka Tiger Limber Up Kawa BK

La nascita del logo

La Limber Up divenne famosa però agli occhi del mondo come Onitsuka Tiger Mexico Delegation (ora chiamata Mexico 66).

In vista dei giochi olimpici messicani, nel ’66 l’azienda lanciò una competizione interna tra tutti gli impiegati per raccogliere idee su un logo che rappresentasse il marchio.

A partecipare a questo contest aziendale furono più di 200 impiegati, e si dovette quindi partecipare ad una scrematura per giungere a 5 loghi finali tra i quali eleggere il simbolo di Onitsuka per gli anni a venire.

Si passò a questo punto a una ingegnerizzazione della scarpa con abbinati i 5 loghi, per testare le performance e valutare quale logo potesse dare dei riscontri positivi anche “sul campo”. La scelta ricadde infine sulle Stripes attuali che fecero, come detto, il loro esordio sulle Limber Up.

La partnership con Phil Knight e la Blue Ribbon

Sempre agli inizi degli anni ’60 si verifica un altro importantissimo evento per la storia del brand nipponico.

Phil Knight (poi fondatore di Nike), buon mezzofondista americano allenato dal famosissimo Bowerman e neo laureato alla Stanford con una tesi dal titolo «Le scarpe sportive giapponesi potranno fare agli sport tedeschi ciò che le fotocamere giapponesi hanno fatto alle fotocamere tedesche?» allaccia i rapporti con Onitsuka e apre una mini-azienda di nome Blue Ribbon Sports per divenire importatore negli USA.

La partnership con Blue Ribbon e l’apporto tecnico di un uomo di esperienza come Bill Bowerman, porto alla progettazione di un modello da corsa con un nuovo concetto di ammortizzazione. Venne infatti progettata una intersuola composta da uno strato di gomma che si inseriva tra due strati più morbidi in spuma.

L’intersuola diventa un simbolo, oltre che tecnico, anche di design e viene enfatizzato da un colore diverso. La suola a sua volta viene re-ingegnerizzata e proposta in una versione seghettata con un ottimo grip.

La scarpa di Onitsuka Tiger venne immessa sul mercato americano nel 1968 col nome TG-24 Mexico in vista delle olimpiadi di Messico ’68. Quasi subito Onitsuka decise di modificare il nome in Aztec, che però era troppo simile ad Azteca Gold, le scarpe lanciate da Adidas.

I neo-soci giappo-americani ripiegarono sul nome Cortez, da Hernàn Cortes, il conquistatore spagnolo che mise fine alll’impero azteco.

Le prestazioni eccellenti della scarpa, unite a colorazioni e design estremamente fashion, suggellarono un enorme successo per questo modello.

L’idillio durò però solo fino al ’71, anno in cui, dopo diversi contrasti e minacce da parte di Mr Onitsuka, Blue Ribbon ruppe ogni tipo di legame per divenire Nike Inc.

Il cambio del nome in ASICS

Il 21 luglio 1977 Onitsuka Co. Ltd. mette in atto una fusione con due marchi di abbigliamento, GTO Sports Nets & Sportswear e JELENK. La nuova società prende il nome di ASICS Corporation.

A metà anni ’80 Asics introduce sul mercato un nuovo sistema di ammortizzazione gel, un cuscinetto a base siliconica e racchiuso in un involucro di materiale plastico, che porta alla rivoluzione nel mondo delle calzature sportive.

I primi modelli a inserire questo sistema di ammortizzazione sono le Gel Freaks che vengono messe in vendita nel mercato giapponese e le GT-II che vengono esportate negli USA.

Un successo anche cinematografico

Le scarpe Onitsuka/ASICS hanno avuto un grande successo commerciale anche grazie ad importanti apparizioni sul grande schermo.

Nel 1969 infatti, Bruce Lee, nel suo film L’ultimo Combattimento di Chen indossava un paio di Mexico 66.

Nel 2003 invece, la Uma Thurman di Kill Bill Vol. 1 ripropone il look in tutina gialla di Bruce Lee e ai piedi indossa, ovviamente, un paio di Onitsuka Tiger Tai-Chi, anch’esse gialle con stripes nere.

 

 

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