Cronache di Gara

2a Fulgor Run

Non sarà forse il ponte di Verrazano, teatro della partenza della Maratona di New York, ma per il secondo anno il Ponte di Cairate si è tinto di canotte multicolore per la partenza della Fulgor Run, la gara che si è etichettata da subito come l’unica al mondo a partire da un ponte, oltre ovviamente alla grande sorella newyorkese.

870 le presenze, nell’afoso sabato pomeriggio nel quale la colonnina di mercurio segnava 33°C, che ripagano dello sforzo i Fulgor Runners, organizzatori impeccabili della gara di 11 km. Il percorso è stato il pezzo forte anche quest’anno, e si è snodato su superfici diverse e a tratti muscolari, dall’asfalto del ponte e delle vie di Cairate, alla terra battuta della ciclabile Valmorea, lo sterrato della temibile salita del Tamagnino (CIT. “per qualche istante ti pentirai di essere venuto, ma una volta in cima ti sentirai più figo di uno spartano alle Termopili!”) e il ciottolato all’interno del Monastero.

Ottimi scorci naturali e architettonici, simpatia, organizzazione perfetta, ristori ricchissimi sia sul percorso che all’arrivo fanno pensare che questa gara avrà lunga vita.

La gara è stata vinta da Roberto Dimiccoli, che bissa il successo dell’anno passato, sempre ai danni di Domenico Maddalena.

In ambito femminile invece, il gradino più alto del podio se lo è aggiudicato Sara Speroni, che ha messo alla frusta non solo le dirette rivali ma anche moltissimi forti atleti in ambito maschile.

CLASSIFICA UOMINI:

1. Roberto Dimiccoli 2. Domenico Maddalena 3. Alberto Larice 4. Omar Morea 5. Alessandro Bono

CLASSIFICA DONNE:

1. Sara Speroni 2. Arianna Matli 3. Elena Sofia 4. Anna Grasso 5. Marta Lualdi

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