DeeJay Chiama Italia

Questo è il tempo di vivere



Quando la guerra al virus sarà finita e inizierà un nuovo giorno
e un altro, e un altro ancora,
sono convinto che il mondo sarà un luogo migliore
perchè guarderemo al nostro pianeta con più attenzione e rispetto.
Vedremo la vita da veri umani.
Saremo più consapevoli di quanto siamo fragili e unici,
membri di un’unica specie.
Abitanti speranzosi dello stesso mondo.
Una sensazione che gli astronauti hanno provato già
Il nostro è un pianeta fantastico e non c’è nulla di simile in tutto l’universo che si espande.
I panorami mozzafiato li abbiamo solo noi
Il nostro è un mondo spazio tempo pieno di speranza che non finirà mai
La speranza è una caratteristica dell’essere umano
Sperare ci proietta nel futuro
La speranza è progetto, azione
La speranza è rischiosa, ma noi osiamo sperare
UOMO spera sempre nel meglio
e comunque sperare è d’obbligo così come la terra è obbligata a ruotare attorno al proprio asse
Questa terra è la nostra casa, la nostra famiglia,
una palla azzurra, marrone e bianca da cui ha acuto origine la vita
E’ per questa vita che dobbiamo lottare, cercare, trovare e non cedere
e niente potrà impedircelo
Osa, fai del tuo meglio e ci riuscirai
Abbiamo la vita e ne abbiamo in abbondanza
Questo è il tempo di vivere
Siate felici, e come disse Jurij Gagarin:
“Andiamo!”
Aldo Rock

E questo invece è il testo completo del discorso di Gagarin prima della partenza: «Cari amici, conosciuti e sconosciuti a me, concittadini e persone di tutti i paesi e continenti! In pochi minuti una potente astronave mi porterà nelle distanti distese dello spazio. Cosa posso dirvi in questi ultimi minuti prima dell’inizio? Tutta la mia vita sembra essere condensata in un momento meraviglioso. Tutto ciò che ho sperimentato e fatto finora è stato in preparazione di questo momento… Ti rendi conto che è difficile esprimere come ci si sente ora – quando il momento del test, per il quale ci siamo addestrati a lungo e appassionatamente, è così vicino. Non devo dirvi cosa ho provato quando mi è stato suggerito di fare questo volo, il primo nella storia. Gioia? No, era qualcosa di più. Orgoglio? No, non era solo orgoglio. Ho provato una grande felicità. Essere il primo ad entrare nel cosmo, battersi da solo in un duello senza precedenti con la natura – qualcuno potrebbe sognare qualcosa di più grande di questa? Ma subito dopo ho pensato all’enorme responsabilità che ricadeva su di me: essere il primo a fare ciò che generazioni di persone avevano sognato; essere il primo a spianare la strada allo spazio per l’umanità.
Se sono contento di partire per questo volo spaziale? Certo che sono felice. Dopotutto, in tutti i tempi e in tutte le epoche la più grande felicità per le persone è stata partecipare a nuove scoperte.
Voglio dedicare questo primo volo spaziale al popolo del comunismo, una società in cui il nostro popolo sovietico sta già entrando e in cui, ne sono certo, entreranno tutte le persone sulla Terra.
È questione di pochi minuti prima dell’inizio. Vi dico: “Arrivederci”, cari amici, proprio come si dicono le persone quando intraprendono un lungo viaggio. Vorrei tanto abbracciarvi tutti, persone conosciute e sconosciute a me, amici intimi e sconosciuti. Arrivederci!»
Jurij Gagarin

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