GDV 2017 – Besnate

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Erano anni che non vedevo bambini far quel gioco, in riva al mare.

Eppure eccole, girare tra le mani di alcuni ragazzini, quelle palline di plastica con una semisfera opaca e una trasparente, nell’intersezione delle quali si incastra, a tutto diametro, l’immagine del campione di turno.

Poggiano in un punto le loro biglie, e prendendo un volontario per le gambe, lo usano come aratro per fargli tracciare col sedere la pista.

Pistino veloce e piatto, curva secca a destra dopo pochi passi, altra curva secca a sinistra e poi lungo rettilineo, un paio di ampie paraboliche e poi…alt! qui ci mettiamo una salitella, poi giù a picco, altra salita e altra discesa e poi tra curve e rettilinei si torna a intercettare il punto di partenza. Dall’alto sembra un quadrifoglio un po’ malriuscito.

Finita l’opera d’ingegneria eccoli schierare i loro campioncini sulla linea d’avvio. Mi chiedono di dargli il via e fargli da giudice, e io non posso certo tirarmi indietro.

p2337927432-o257249290-5Al mio cenno due biglie prendono subito il vantaggio, una gialla e l’altra azzurra, nella parte non trasparente. Dietro di loro si affanna a non far perdere terreno al proprio campioncino un bimbo dai chiari tratti magrebini, che però quando la pista inizia ad ingobbirsi raggiunge e supera gli altri due.

Dietro di loro un bambino con gli occhiali e un altro con una biglia mezza rotta, scocciata con nastro blu si affannano a tenere il ritmo degli altri, ma con poco successo.

Davanti invece la guerra è aperta. Il bambino che scopro chiamarsi Salah prende vantaggio sugli inseguitori e quando entra nelle ultime curve ha un vantaggio che mantiene fino al traguardo, facendo passare la biglia sotto al mio fazzoletto sventolante, mentre dietro di lui la biglia azzurra precede di pocchissimo quella gialla.

p2337905080-o257249290-5Quando ormai i primi sono già corsi a raccontare al venditori di ghiaccioli la loro fantastica impresa, ecco giungere anche gli altri due, con la biglia tenuta insieme con lo scotch che rotola malamente a distanza da quella del bambino con gli occhiali.

Mentre li vedo raggiungere gli amici al banco dei gelati ripenso ai bei momenti di un tempo a cui quelle biglie mi han fatto pensare, a quel percorso che tanto mi ricordava una di quelle garette da correre tutte d’un fiato nei primi giorni di primavera.

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