GDV 2016 – Somma Lombardo

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gdv2016_somma10Mentre ancora stavamo cercando di capire di chi fosse quella voce che di tanto in tanto affiorava dal bosco, venimmo ridestati dal ritmato “gne-puf, gne-puf” che proveniva dalla lancia per il ramato del giardiniere Rodriguez, personaggio alquanto insolito che era solito espletare le sue mansioni in orari alquanto bizzarri.

Il Basoli ci raccontò come fosse da parecchi anni che lo conosceva, sin da quella notte del 2016 alla Madonna della Ghianda, quarta tappa del GDV.

“Eh ragazzi – esordì la voce delle nostre imprese di gioventù – quella sera si tornava a spingere forte dopo che le salite di Quinzano e Castelletto erano divenute solo un ricordo nelle gambe imballate della tribù rosa, persino quel vecchio ronzino li – indicando me – riuscì a fare il PB sulla distanza”.

Presi parola illuminato dal ricordo di quella sera: “Era una di quelle sere in cui ti sentivi particolarmente bene, l’avevo capito sin dal riscaldamento, la festa di sempre con gli amici delle battaglie di mezza estate.

Quando arriva la partenza mi butto subito a testa bassa per prender velocità nel curvone in discesa e staccarmi da eventuali tappi e poi sento una voce, che mi entra non solo nelle orecchie ma nell’anima: gdv2016_somma5“Lo imparerai! Quando sei calmo, in pace! Passivo… un Jedi usa la Patata per saggezza e difesa, mai per attaccare!”, è Antonio “Joda” Rondinelli, mi si affianca e mi sostiene psicologicamente durante tutta la gara.

Mi consiglia, mi incita, lo seguo passo passo e non sento fatica, nemmeno quando attacchiamo la salita sterrata tra i boschi “Ricorda, il vigore di uno Jedi proviene dalla Patata… Ma stai attento: collera, paura, aggressività, il lato oscuro essi sono. Quando il sentiero oscuro tu intraprendi, per sempre esso dominerà il tuo destino”.

Scolliniamo e respiro, ancora non soffro e per una volta la salita non mi ha visto raggiungere dal mio avversaro diretto del giro, che però mi affiancherà sul vialone del quarto km e da li procediamo insieme spingendo fino alle stradine dell’ultimo tratto tra le case, poi lui allunga sull’ultima piccola pendenza e mi stacca di qualche secondo.”

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