Corri con Babbo Natale

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Lento, grave, silenzioso, s’accostò il fantasma. Scrooge, in vederselo davanti, cadde in ginocchio, perché in verità questo degli Spiriti era circonfuso di ombra e di mistero.

Un nero paludamento lo avvolgeva tutto, nascondendogli il capo, la faccia, ogni forma: solo una mano distesa sporgeva. Senza di ciò, sarebbe stato difficile discernere la cupa figura dalla notte, separarla dalle tenebre che la stringevano.

Sentì Scrooge che lo Spirito era alto e forte, sentì che la misteriosa presenza gl’incuteva un terrore solenne. Non sapeva altro, perché lo Spirito era muto e immobile.

BUSTO ARSIZIO, CORRI CON BABBO NATALE – Tentazione fortissima era quella di affondare le membra, provate dal caotico andirivieni di un sabato pomeriggio di acquisti pre-natalizi, nel caldo di un divano con una buona tazza di te e un libro illuminato da una fioca a calda luce da lettura. Ma lo spirito del Natale che corre non ne voleva sapere di lasciare attendere nel tepore domestico l’ora della cena, egli aveva in programma per un gruppo di RUNdagi,  un tragitto sotto le stelle di luce elettrica lungo le vie della vicina Busto Arsizio.

Per ammorbidire l’umore nero di chi era stato trascinato, in braghe corte,  al freddo e gelo di una sera d’inverno, lo spirito aveva pensato di far percorrere un camminamento che passava dal grande presepe sul piazzale della chiesa di Santa Maria fino alla pista di ghiaccio dove bambini disegnavano traiettore a colpi di lame dei pattini sotto gli occhi premurosi dei grandi.

Giunti quindi al banchetto alle spalle della pista di pattinaggio i RUNdagi si incontrarono, tra saluti e abbracci, in attesa di ricevere i loro pettorali con i quali farsi immortalare dall’Arturo e da Andò.

Presto venne il momento di portarsi sotto l’arco della partenza in attesa di uno sparo che tardava ad arrivare di decine e decine di minuti, con lo spirito del natale che corre che doveva ricorrere a tutte le sue tecniche di persuasione per convincere lo Scrooge dei podisti a non farsi ghiacciare il cuore oltre che i muscoli.

Finalmente giunse il momento, pum! La nuvola di fumo del motorino che trasportava l’Arturo guidava la carovana, io seguivo svelto zigzagando per evitare i balzi di un cagnolino lasciato libero da qualche stupido incosciente che avrebbe potuto far inciampare, col suo gesto, diverse persone o e ritrovarsi con un tappetino di cane calpestato da qualche centinaio di scarpe gommate.

Lo spirito del Natale che corre sembrava mortificato, e mi pregava di restare tranquillo, anche quando, qualche centinaio di metri dopo, l’accesso allo stradone principale era stato abbandonato al proprio destino, senza nessuno a fermare le auto che avrebbero potuto travolgere qualcuno.

Una volta al sicuro da cani e automobili, mi ritrovo nella penombra di viale Dica d’Aosta, anticipato solo dall’Arturo sulla sua renna a benzina, fino a quando mi raggiunge e supera Luca Filipas.

Arriviamo in prossimità di un sovrappasso pedonale e divento terzo, rintontito dalla spirale in discesa dell’attraversamento pedonale che ha più volute dei gironi danteschi e da li inizio a immedesimarmi negli ospiti del quinto cerchio destinato agli iracondi, per colpa delle indicazioni dei volontari che tardano ad arrivare e mi portano due volte a sbagliare percorso, iniziando a vedermi abbandonato dalla speranza del gradino più basso del podio.

Riesco invece a tenere fino alla fine, concludendo terzo assoluto, forse animato dalla rabbia per gli errori di percorso, forse graziato da chi mi sta alle spalle che non attacca fino in fondo, benevolo per i miei errori di percorso.

Poco dopo di me arriva Stefania, che conclude come seconda donna di serata.

Man mano ci raggiungo Diego, Chiara A. e poi gli altri RUNdagi crocerossini, che arrivano in gruppo.

 

Classifica maschile: 1-Luca Filipas (Cardatletica), 2- 2288, 3-Raffaele Nastari (Atl.Casorate)

Classifica Femminile: 1- 2300, 2-Stefania Magnoni (Atl.Palzola), 3-2157

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