Boia che Trail, in coppia sui sentieri di casa

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Seconda edizione del Boia che Trail, la gara in coppia che si corre nel parco della Valle del Boia, proprio dietro casa.

L’anno passato avevamo bigiato per andare a tentar fortuna al Miglio di Bergamo, dove Stefania e Chiara avevano portato a casa un primo e un terzo posto, ma quest’anno non si poteva mancare.

Le piogge di venerdì e sabato mattina hanno rinfrescato il clima, quindi le condizioni per correre sono ottimali, e tali si verificheranno anche per quanto riguarda il fondo del percorso boschivo, che ha drenato perfettamente.

boia che trail, team podisti RUNdagiParecchie sono le facce conosciute nella piazza di Besnate teatro del ritrovo e della partenza, ma non mancano runners venuti “da fuori”. Incontriamo subito un Ferdy “elettrico” per la tensione della gara di casa dove non nasconde di puntare a un podio col suo socio australiano.
Dopo ritiro pettorali, foto di rito dell’Arturo, e deposito pacchi gara in auto, ci avviamo verso un tentativo di riscaldamento. Tra pit stop wc e tot di chiacchiere e selfie di Stefania con mezzanesi & co capisco che oggi sarà ardua impresa arrivare insieme al traguardo.

Riusciamo finalmente a far girare un po’ le gambe, incrociando gli altri favoriti di giornata, Vasi&Bollini, pronti da mesi per quest’appuntamento.

Alle 17.30 puntuale arriva lo start, con veloce partenza in discesa asfaltata, prima di addentrarci sui sentieri boschivi, dove superiamo subito la coppia Basoli-Strozzi, fermata ai box per colpa di un problema muscolare.

boia che trail - valle del boiaA conti fatti, nei primi km siamo in zona premi, e riusciamo a difenderci fino alla temuta salita del monte diviso. Procediamo un po’ ad elastico, con me che accellero in salita per rendere un po’ allenante la gara e Stefania che mi viene a riprendere in discesa dove rischia sempre qualcosa in più di me. Purtroppo in piano il passo non è dei più costanti e scivoliamo di qualche posizione, ritrovandoci ottavi verso metà percorso.

Riusciamo a recuperare qualcosa nei single track ripidi in discesa, con Stefania che fa strada e arriviamo quasi appaiati alla coppia che ci precede al salitone posto al nono km, segnalato da lontano dai suoni di vuvuzela e campanacci dei presidianti il percorso, in tipico stile da corsa in montagna.

Mentre la coppia davanti a noi si aiuta con la corda posta a lato del rampone con pendenza massima del 23%, io provo a salir a forza di sole gambe, li passo ma la mia compagna arranca un po’ e non riusciamo a mantener la posizione guadagnata in parte.

boia che trail - team vibramIl passo non migliora negli ultimi km, provo ad allungare un po’ giocando al gatto col topo ma senza risultato, allungo nell’ultima salita sterrata che porta al punto di ricompattamento dove incappo in Basoli e Schievenin, in versione guardie della Signoria Fiorentina, che al grido di “Chi siete? Da dove venite? Cosa portate? Dove andate?  Un Fiorino!” mi stoppano per attender la socia con cui concludere l’ultimo tratto in asfalto.

All’arrivo di Stefania ripartiamo per affrontar l’ultima salita che porta a Piazza Mazzini, transitiamo sotto il gonfiabile di partenza, ci infiliamo nel vicolo a battere il cinque ai bambini presenti e spuntiamo sul retrostante piazzale della Chiesa di Santa Maria, per tagliare a mani il traguardo, e farci infilare al collo la bella medaglia, in ottava posizione tra le coppie miste.

L’ottima organizzazione,  il bel tracciato “di casa” che tante volte avevamo già percorso, la tregua concessa dalla calura estiva e ovviamente la bella compagnia dei tanti volti conosciuti della zona mi portano a promuovere a pieni voti questo Boia che Trail, che sicuramente correremo anche l’anno prossimo.

Qui le foto dell’Arturo

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