BIT.run

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Il milanese imbruttito già temeva il peggio, di dover arrivare in ritardo al briefing mattutino del sabato e quindi far slittare l’appuntamento dal barber shop per il ritocco del suo look hipster, a causa di qualche centinaio di claudicanti podisti con Bandelletta Ileo Tibiale infiammata.

E invece la BIT.run, è un evento organizzato dalla fiera del turismo, non una gara sponsorizzata dalla Zoppas.

bit_run15La mattinata è di quelle in cui la marmotta farebbe capire che l’inverno finirà presto, perchè non solo non vedrebbe la sua ombra, ma nemmeno a un palmo dal naso se avesse la tana lungo la A8, dove il sole lasciatoci alle spalle nella nostra provincia, lascia il posto a una nebbia che fa pensare al set di Silent Hill.

La temperatura due gradi sopra lo zero termico contribuisce ad acuire il senso di nostalgia per il piumone e il pigiama abbandonati a casa per venire ad immergersi nel grigio imperversante che abbiamo il tempo di gustare con calma mentre dal parcheggio di Lampugnano ci dirigiamo a piedi verso il ritrovo in zona QT8, avendo tutto il tempo di gustare la fragranza del PM10.

Arrivati al centro sportivo, ritiriamo un pacco gara di una tristezza paragonabile a quella di un cantante di Fado, ci cambiamo ammirando le gesta di un candidato al ruolo di Rocky XXXVII, ci “scaldiamo” e ci posizioniamo nello stretto punto di partenza della gara.

Conto alla rovescia dato dalla rappresentante della comitiva Thailandese e via per i 10 km scarsi tracciati su sentieri sterrati, piste ciclabili e il buon, immancabile, asfalto milanese.

Provo a partire un po’ deciso, ma dopo il primo km capisco che non c’è gran gamba ( a differenza del pacer dei 45′ che si lascia prendere un po’ troppo dalla foga e tira il collo ai suoi seguaci viaggiando 30″ buoni sotto la media richiesta) e mi trascinerò a 4’23” di media alla fine dei 9.3 km segnati dal Garmin (10k dichiarati dagli organizzatori).bit_run16

Tralasciando la location, la BIT.run delude anche per la mancanza dei cartelli dei km segnati lungo il percorso, per la lentissima restituzione delle sacche gara all’arrivo, per i 700 metri mancanti sulla tabella di marcia che avrebbero potuto far la differenza per chi si giocava il viaggio in thailandia messo in palio per il vincitore, per l’assenza di un ristoro a termine della gara, fatta eccezione per del gatorade, per la mancanza della segnalazione dei pettorali estratti per i premi a sorteggio (premiazioni effettuate nel pomeriggio, non a termine gara).

Classifica Bit Run

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