6a Penz…iamo a Chiasso

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sig.rezzonico straluganoMemori delle gesta del grande atleta ticinese Sig.Rezzonico, decidiamo di partecipare alla nostra prima gara in terra elvetica, la Penz…iamo a Chiasso.

Non sarà probabilmente gara dall’alto tasso tecnico come la ben più nota Mendrisio-Mendrisio-Mendrisio, citata anni orsono anche dai Gialappi, ma questa Penz…iamo promette bene in quanto a percorso.

Orario comodo e distanza da casa non proibitiva ce la fanno preferire alla Sgamelaa di Santa Maria Maggiore, che ci avrebbe costretto a una levataccia per affrontare i duri 25 km del percorso. La gara di Chiasso è sicuramente più abbordabile anche come chilometraggio, visto che prevede un percorso di 10km secchi, che inizialmente immagino veloci e piatti.

chiasso vedutaScopro invece in settimana, dopo aver portato a termine le iscrizioni, che il percorso è un bel saliscendi, come descritto dal blog di Omar. E apprendo anche che Penz…iamo non è dovuto a una variazione ticinese del termine, ma fa riferimento alla collina del Penz, che fa da sfondo alla cittadina oltreconfine, e che sarà teatro di una bella salita da affrontare dopo 3 km.

Dopo aver respirato, durante il riscaldamento, quella sensazione di ordine e precisione che la Svizzera sa sempre donare, ci posizioniamo in prossimità del gonfiabile sapendo che qui non si tarderà neanche di un minuto per dare lo start.

Al via, si percorre un quasi completo giro di una pista in perfette condizioni, sogno di ogni italiano in cerca di un luogo dove percorrere le proprie ripetute.

Si esce in strada ad un buon ritmo e tengo un passo da serale del Varesotto senza risentire del lungo di venerdì. I primi due km scorrono veloci, ma quando si arriva alle pendici del Penz la strada inizia a ingobbirsi, e poco dopo anche io la imito quando la pendenza diventa considerevole. I sentieri sterrati alternati a gradoni di terra mi iniziano a far uscire l’acido lattico anche dalle orecchie.

Perdo un paio di posizioni che non riesco a riprendere nemmeno quando la strada ogni tanto spiana. Il percorso però si rivela oltre che tosto anche molto piacevole.

Quando dopo metà gara si scollina, oltre che metaforicamente anche in senso reale, provo a sfruttare la discesa per recuperare terreno e posizioni.

Si torna su asfalto e si prova a raschiare il fondo del barile per trovare un passo che però risente delle salite affrontate. Tra i vari divieti di abbandonare il marciapiede da parte degli uomini sul percorso, integerrimi quanto il poliziotto Huber, recupero metri su chi mi precede: un gruppetto che potrei puntare a raggiungere.

Penz...iamo a Chiasso, podio Cat.WIl nono km corso sotto i quattro lascia ben sperare per una lunga volata, ma alla fine anche davanti nessuno molla e chiudo senza ulteriori guadagni in 14ma posizione, soddisfatto comunque per come sono andate le cose nel finale nonostante le gambe pesanti.

Mentre rifiato faccio la conta delle donne per veder se Stefania può puntare a piazzarsi, visto che vengono premiate le prime tre di categoria (senza premi per gli assoluti). Chiuderà come sesta donna e alle premiazioni, mentre pranziamo con Omar al Palapenz la premiano come seconda di categoria.

 

 

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