4^ Cross della Rocca

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Autunno, stagione di funghi, castagne, tappeti di foglie cadute e…corse campestri.

Solitamente associata alla siglia 3F, cioè freddo-fango-fatica, la corsa campestre oggi stravolge la propria definizione, dove il parco della rocca borromea, forse benedetto dalla mano benevola del San Carlone, è baciato da un sole primaverile.

Le gare in programma sono divise in categorie, quindi decidiamo di portarci dietro la Buffy in versione mascotte, vista la bella giornata e la location, all’interno della quale il colpo d’occhio verso il lago è davvero notevole.

Arriviamo un pelo tirati con gli orari, e una volta sbrigate le formalità di iscrizione e ritiro pettorale, Stefania non ha neanche una decina di minuti di tempo per scaldarsi e andar in bagno che già speaker-Basoli inizia a far l’appello della donne in griglia, col primo siparietto di giornata proprio con Stefania, arrivata al pelo sotto al gonfiabile.

Ai vostri posti, BANG! , parte la gara delle donne e tenta lo sprint anche la Buffy, spaventata dallo sparo.

Mentre il gruppo delle donne inizia a stendersi lungo il percorso zigzagante disegnato dalle fettucce sulla collina borromea, io, in versione Arturo Barbieri, mi dedico per una mezz’oretta a un po’ di foto del serpentone podistico e chiacchiero di acciacchi vari con Matteo Raimondi che visti i miei problemini di fascite mi consiglia, visto il terreno non fangoso, di usare normali A3 anzichè le chiodate.

27 minuti dopo lo sparo è il momento della fine della prima fatica crossistica stagionale per Stefania, che taglia il traguardo e subito viene fermata dal maestro dei sussurri per una dichiarazione a caldo e pronostico-scommessa sulla mia prestazione.

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Tempo di far giungere tutte le donne al traguardo e c’è il cambio di testimone (Buffy).

Breve riscaldamento e arriva anche lo sparo per la gara maschile. Nel primo tratto di lancio del percorso, già credo di aver dato tutto, con le gambe belle imballate dal medio del giorno prima. Arrivano poi a rendere la sofferenza maggiore anche i continui cambi di direzione tipici del cross, e i diversi strapetti sui quali mi aveva già messo in guardia Stefania.

Soffro goffo e lento mentre Basoli decanta le lodi della corsa rotonda e potente di De Angeli che sta dominando la gara maschile. Incrocio nelle corsie di gara Raimondi che corre dritto e agile, come se stesse facendo quattro passi in relax anzichè darsele di santa ragione col gruppetto di testa. Finalmente arriva l’ultimo strappo primo del traguardo e cerco di fare una faccia meno sofferente vedendo Stefania armata di fotocamera, notata anche dallo speaker che quindi presagisce il mio immediato arrivo in 23 minuti con relativa vittoria di scommessa.

Passo anche io al meritato ristoro e poi ci fermiamo a chiacchierare con Raimondi mentre attendiamo le premiazioni, dove sia lui che Stefania vanno a podio mentre io faccio rimango in compagnia della mascotte.

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Classifica Femminile

Classifica Maschile

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