31 Run – Happy new race

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Mentre il milanese imbruttito può finalmente riprendere l’automobile dopo il blocco del traffico e sgasare al semaforo o rimanere in sosta col mezzo acceso per non rischiare di dover spegnere il climatizzatore nell’abitacolo noi decidiamo di sfidare il freddo e il PM10 correndo l’ultima gara dell’anno.

Gara di ripiego, dopo aver dovuto rinunciare a correre come pacer la We Run Rome con Stefania per impegni di lavoro.

La mattinata prevede alle 8.30 la partenza di una 21k dalla formula parecchio interessante, ad eliminazione su giri da 3 km da percorrere a tempi sempre più ridotti fino all’ultimo giro dove dare tutto. Noi RUNdagi invece ripieghiamo sull’orario molto più accessibile riservato alle non competitive 5k e 10k, correndo la gara lunga, con start alle 10.30.

In realtà la nostra partenza verrà un po’ ritardata dal riscaldamento a base di Zumba degli organizzatori, e alle 10.46 arriverà lo sparo dello starter. Parto in prima fila bello comodo, ma fin da subito mi rendo conto che nonostante i veri top abbiano puntato alla 21k, anche nelle due non competitive c’è gente che corre abbindantemente sotto i 4’/km, quindi vedo allontanarsi in breve il primo gruppetto di apripista, stazionando tra la 7a e 8a posizione nel primo giro di percorso, che si snoda attorno ai giardini Montanelli, con passaggio all’interno degli stessi lungo i sentieri sterrati attorno alla riproduzione di un enorme triceratopo, per poi tornare sull’asfalto di corso Venezia fino a piazza San Babila, dove ci si immette sul lastricato di Corso Vittorio Emanuele, con zig zag vari per evitare i passanti. Si sterza poi in direzione quadrilatero della moda, dove il percorso diventa forse meno scorrevole, per via del fondo lastricato e per i molti shopping addicted dalle grandi borse.

Quando mi accingo a concludere il primo giro mi rendo conto che se avessi deciso di correre la 5k da cui ero stato molto tentato al  momento del ritiro pettorale, avrei potuto tagliare il traguardo da primo. Invece tengo la sinistra per ripetere il giro appena concluso, dove perderò qualche posizione fino alla dodicesima, per poi essere superato nell’ultimo km dalla prima donna dei 10k e da un trathleta del pavese.

Dopo poco arrivano Mauro, il Piccolo Lord e successivamente Chiara e Pamela, che subito prendono di mira il banchetto dello spumante per il primo brindisi di giornata.

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