Fino al momento di uscir di impostare il navigatore l’indecisione era forte tra andare a far un altro corto veloce alla 5 Cortili di Turbigo oppure seguire il Bandera sui sentieri del Parco Pineta per una dieci km quasi interamente su sterrato.
Visto che a Turbigo sarei stato tiratissimo coi tempi opto per Tradate, dove una volta giunto ho tutto il tempo necessario per cambiarmi, fare l’iscrizione, sciogliere le gambe e iniziare il riscaldamento.
Non vedo top runner “famosi” in zona e inizio a pensare che magari posso dir la mia sul percorso lungo di quasi 10k (scoprirò a fine gara che saranno premiati anche i primi 3 del percorso corto e mi mangerò le mani in quanto fino al bivio che divide i due percorsi ho abbondante vantaggio sui concorrenti della gara corta).
Si parte al quarto/quinto tentativo fallito di sparo della starter di giornata (lo sparo arriverà finalmente quando abbiamo percorso già un centinaio di metri) e si forma un gruppetto di quattro persone nel quale figuro anche io.
Vista l’andatura blanda rispetto alle medie delle ultime uscite, alla prima discesa, mentre sono in testa, provo ad allungare, con tattica di gara degna delle mie sparate da primo km con resto della gara in apnea, sulla lunga discesa, sperando di prender un buon vantaggio prima di inziare a pagar dazio in salita.
Scoprirò poi lungo il percorso che di salite ce ne saranno diverse, su un percorso molto ondulato e abbastanza muscolare che imballerà definitivamente le mie gambe dopo le due precedenti uscite.
Il percorso risulta molto bello, quasi interamente nel parco e scorre via piacevole liberando almeno un po’ la mente dalla fatica.
Sull’ultima salita che ci porta fuori dal Parco Pineta riesco a rintuzzare eventuali attacchi di chi mi segue e una volta su asfalto provo ad allungare per mantenere il mio quarto posto, tuttavia non troppo distante dagli apripista che ho avuto a vista quasi per tutta la gara.