Racconti

Ma come è nato e si è evoluto il Tapis Roulant?

La data di nascita del tapis roulant potrebbe essere fatta risalire a 4000 anni fa, quando il movimento rotatorio di un asse, attivato dalla forza umana o degli animali, serviva a far funzionare mulini e frantoi.

Da ciò potrebbe sicuramente derivare la parola che nel mondo anglosassone indica il tapis roulant, cioè treadmill, che tradotto suona come mulino a passi.

1817 – Il tapis roulant per i lavori forzati

Il primo utilizzo moderno del tapis roulant si ha nelle carceri inglesi ed americane come strumento di lavoro forzato. In sostanza nasce come una tortura fisica vera e propria.

L’invenzione viene attribuita a William Cubitt, un ingegnere figlio di un mugnaio, che nel 1817 creò un apparecchio capace di far camminare per un tempo indefinito i prigionieri senza spostarsi di un metro.Più che un odierno tapis roulant era uno stepper in realtà, parliamo di un rullo a gradoni.

tapis rpulant stepper prigioni cubitt

Tutto ciò nacque dalla osservazione dei carcerati, che erano in uno stato di catalessi tutto il giorno durante la loro prigionia.

La macchina di Cubitt permetteva quindi di usare l’energia umana per macinare il grano, proprio come 4000 anni prima.
Otto ore ininterrotte di questa attività attendevano i prigionieri ogni giorno. Prigionieri che avevano comunque una dieta povera e pessime condizioni igienico-sanitarie, non certo la vita di un odierno atleta di elite. Ciò contruibuiva al calo delle difese immunitarie con conseguente sviluppo di patologie.
Questo sistema restò attivo fino alla seconda metà dell Ottocento fino ad un graduale abbandono.

1913 – La training machine di Lagen

Il primo brevetto ufficiale del tapis roulant come attrezzo per l’attività fisico-ricreativa appartiene a Claude Lauraine Lagen, di New York City. La data è da taluni indicata come il 1913, da altri come il 1917.In realtà il primissimo brevetto è del 1911.

La “training machine“, questo il nome attribuitole, viene descritta nel progetto come una base rettangolare con su cui l’inventore aveva posizionato dei rulli connessi da un nastro antiscivolo.

1952 -Uno strumento di analisi per le cardiopatie

Siamo nel secondo dopoguerra e un medico americano, Robert Bruce, inizia a incrementare gli studi per la diagnosi delle cardiopatie.

Il “Protocollo Bruce” prevedeva in sostanza un ECG sotto sforzo. Il paziente veniva posto su un tapis roulant con una serie di elettrodi attaccati al torace e doveva camminare. Il battito cardiaco veniva analizzato prima, durante e dopo l’esercizio, come in una moderna visita medico-sportiva.

1968 – William Staub e il moderno tapis roulant

E’ il 1968 il dottor Kenneth H Cooper pubblica il libro Aerobics, nel quale parla di allenamento aerobico e sostiene che bastino otto minuti di corsa al giorno per migliorare le condizioni di salute di chiunque.

Il libro di Cooper, con le sue teorie, colpisce William Staub, un ingegnere aerospaziale che per mettere in pratica le teorie del dottore si fabbrica un tapis roulant. Staub sviluppa il suo prototipo e lo sottopone allo stesso dottor Cooper.

E’ la nascita del Tapis Roulant come macchina da allenamento mainstream, e il primo modello prenderà il nome di PaceMaster 600. L’ingegnere si dedica quindi interamente alla attività di progettazione e commercializzazione del padre degli odierni tappeti da allenamento indoor per la Aerobics INC., fondata dal dottor Cooper.

I tapis roulant dei nostri giorni e la realtà virtuale.

Molteplici sono le applicazioni che nascono come funghi ai giorni nostri relative alla corsa e agli allenamenti virtuali indoor.

Vybarr Cregan-Reidd, docente di inglese e discipline ambientali all’università del Kent ha parlato qualche anno fa, per il duecentenario dell’invenzione del treadmill, di questo attrezzo. Trattando l’argomento anche dal suo punto di vista, la psicologia ambientale, ha elencato i benefici della natura e degli spazi aperti. Il verde in una comunità riduce il crimine; una pianta nella stanza di un paziente in ospedale riduce il tempo di guarigione; le piante aumentano la produttività e la concentrazione in un ufficio.

Ecco quindi nascere applicazioni come Virtual Runner con tracciati nel verde, che si adattano al ritmo della corsa tenuto sul tapis roulant.

Lo scrittore, autore di Footnotes. How running makes us human ipotizzava altri software in grado di far percepire all’utilizzatore i rumori della natura e gli odori. Addirittura Reidd pensava ad un tapis roulant equipaggiato con un tappeto di fogliame artificiale.

Oltre che con la natura, l’interazione può avvenire con altri runner, come ad esempio nell’applicazione Zwift, creata per ciclisti ma anche per podisti. Zwift crea un mondo virtuale ispirato alla ricostruzione di ambientie città reali, all’interno del quale si può competere con amici e altri utenti per rendere meno noiosa e monotona la pratica della corsa indoor.

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