Una truppa di uomini e donne dalle scarpe artigliate, pronti a darsi battaglia per il trono delle terre di fango, conquistando lo scettro attraverso le tre battaglie di fine autunno, arando il terreno a forza di gambe e riempiendo l’aria di sbuffi di caldi respiri.
Orfano del sovrano delle ultime edizioni ha inizio sabato 21 il Winter Challenge, il trittico di corsa campestre del varesotto, che come di consueto apre le danze all’ombra dei due pini di Cardana di Besozzo, nella gara che per l’occasione è valevole come prova unica per l’assegnazione dei titoli provinciali delle categorie master.
Il meteo è definitivamente quello dell’autunno inoltrato, con una temperatura che è crollata nell’ultima settimana, e con un cielo che sembra voler rovesciare una secchiata d’acqua, ma che alla fine, lascerà cadere giusto una decina di gocce d’acqua in mezz’ora, regalando a fine gara uno spiraglio di tramonto sul lago.
Come al solito mi trovo a soffrire parecchio i vari strappetti tipici delle campestri e vado da subito in affanno, riuscendo però a tenere un passo abbastanza regolare per i 5 km di gara, chiudendo nettamente meglio dell’anno scorso, e finendo 7mo di categoria per quanto riguarda il campionato provinciale, vista la presenza di diversi runner in trasferta.
In compenso l’Atletica Casorate, mia società, conquista il gradino più alto del podio nella classifica a squadra.
