9th Greece Race for the cure – Atene

podio panathinaiko
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ATENE, 1 Ottobre 2017, GREECE RACE FOR THE CURE 2017 – Dopo anni e anni di vacanze tra le isole elleniche finalmente pianifichiamo una visita anche alla capitale Atene.

acropoliLa città, viene definita su più e più siti come facile da girare a piedi e fattibile anche in un solo giorno. Visto che abbiamo a disposizione una giornata e mezza, nei giorni prima del nostro arrivo, ancora euforico per la Zakynthos Night Run, cerco freneticamente una gara da poter correre nella città di Filippide.

Girovagando tra siti in lingua madre passati poi al traduttore di Google, trovo finalmente una 5km in pieno centro, a due passi dal nostro albergo, la corsa benefica Greece race for the cure.

Sul sito della manifestazione le iscrizioni risultano chiuse, quindi contatto l’organizzazione e dopo vari botta e risposta infruttuosi, quando ormai penso già a richiedere l’intervento del consolato italiano, finalmente troviamo un compromesso.

podio panathinaikoIl sabato, durante il nostro tour della città di più di 20km macinati a piedi, passiamo a ritirare i pettorali allo Zappeio, subito dopo esserci calati nell’atmosfera con la visita allo Stadio Panathinaiko, li dove Baldini taglio per primo il traguardo della Maratona olimpica del 2004.

Chiedo del contatto con cui avevo scambiato le mail e veniamo accolti in modo festoso e ci fanno anche saltar la coda al ritiro come se fossimo delle celebrità, ma in realtà immagino semplicemente che temessero un’altra bombardata di e-mail da parte mia.

Ritiriamo il nostro kit e torniamo a girare la città in attesa del giorno successivo.euzoni cambio guardia greca

La domenica mattina usciamo dall’albergo in ritardissimo, con già pettorale spillato sulla maglia e utilizziamo il km scarso che ci separa dalla partenza come riscaldamento, invidiando le persone comodamente sedute a far colazione nei caffè attorno a piazza Syntagma. Invidiamo, invece, un po’ meno gli Euzoni davanti al parlamento con le loro scarpe da 3 kg l’una con 60 chiodi sotto la suola, pronti per il cambio della guardia.

Arrivati in prossimità del gonfiabile notiamo che non è proprio un evento da quattro gatti, infatti la folla è considerevole (6383 competitivi) e per entrar in prima griglia c’è da battagliare con  le ragazze del servizio gara, tenaci come il sapor di cipolla dopo aver mangiato una pita.

Mi imbuco in seconda fila mentre Stefania rimane un po’ più indietro, e quando viene dato lo start parto forte sperando che il livello sia basso e si possa battagliare per qualche posizione interesante.

Quando sul rettilineo tra parlamento e piazza Syntagma butto l’occhio al garmin vedo che il passo dettato dal capofila è davvero proibitivo, quindi rallento per evitar di saltare e mi sfilano in diversi partecipanti. Guardando poi le classifiche scoprirò che colui che provavo a seguire è stato olimpico di maratona per la Grecia a Rio nel 2016.

Il percorso prosegue scorrevole, con solo due “curve” dall’angolazione ampissima e impercettibile, ma sento che le gambe pian piano mi stanno abbandonando e temo che la partenza mi stia già presentando il conto, ma poi noto che in realtà stiamo correndo in un falsopiano che sul tratto rettilineo più lungo si può notare ad occhio.

Costeggiamo a distanza tutto il Licabetto e all’altezza della pendice nord c’è il giro di boa per prendere l’altra corsia del vialone rettilineo, che stavolta però concede il favore della pendenza.

Incrocio Stefania e noto che non è nelle primissime posizioni, ma con la discesa a favore potrebbe rosicchiare qualcosa per portare a casa anche un podio in questa Greece Race for the cure.

La seconda frazione di gara è velocissima, e se fossi stato meno scriteriato in partenza forse si poteva dar qui qualcosa in più. Gli ultimi 500 metri ci concedono il passaggio davanti al Panathinaiko, dopodichè curva a destra e gonfiabile in avvicinamento, sormontato dalla splendida vista dell’Acropoli.

Torno subito indietro per provar a fotografare Stefania nel passaggio davanti allo stadio olimpico, ma arrivo in leggero ritardo prendendo le gradinate solo di sbieco. La seguo nell’ultimo tratto dove improvvisa una rarissima volata e recupera due/tre posizioni e viene fermata dopo il gonfiabile da un membro dello staff perchè conteggiata come terza donna, ma poi verrà rettificato che è in realtà quarta, quindi fuori dal podio.

vista zappeion greece raceFacciamo un passaggio veloce all’interno del parco dove è allestito il village per abbeverarci e poi via verso l’albergo per doccia e partenza da Atene, tra le strade piene della fiumana dei 30000 camminatori della 2km benefica.

In sostanza ne è venuta fuori una esperienza davvero carina che ha aggiunto un plus alla nostra visita nella capitale greca, permettendoci di goder di alcuni scorci senza l’incombenza di smog e traffico su alcune arterie principali completamente chiuse alla viabilità.

CLASSIFICA MASCHILE

1  – Christoforos Merousis 0:15:34
2 – AVRAAM AVRAAMAKIS 0:16:41
3 – KONSTANTINIDIS CHARALAMPOS 0:17:15
…..
19 – NASTARI RAFFAELE 0:19:48

CLASSIFICA FEMMINILE

1- (30 overall) PASPATI DANAE 0:21:04
2 – (32) NTASI DIMITRA 0:21:11
3 – (45) SDREGA KALOTINA 0:21:56
4 – (61) – MAGNONI STEFANIA 0:22:18

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