Gallarate Night Run

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Giornata calda, torrida. Birre fredde in frigo, strade che si vanno via via spopolando lasciando spazio ad un silenzio post apocalisse nucleare.
Nella mente immagini già un discorso in stile biblico di Caressa a far da introduzione a un inno della Champions da pelle d’oca.

Questa sera la vera sfida contro il tempo non sarà certo dettata dal passo al km ma dal tempo in cui percorrere lo spazio tra il traguardo appena tagliato e il televisore sintonizzato su Juventus-Barcellona.

Ma l’organizzazione della Gallarate Night Run inizia subito con un flop, infatti l’orario che doveva essere anticipato alle 20.15 slitta inesorabilmente alle 20.30 con una partenza falsa che per errore dello starter quasi fa cadere un paio di runners in prima fila.

Altro grosso errore è stato senz’altro quello di far capitare questa gara nel giorno della finale di Champions, andando quindi anche a escludere la gara di Gallarate dal giro del Varesotto, con conseguente perdita di appeal e di competitori.

Per continuare sul tema del masochismo Tafazziano, in testa alla corsa vengono date indicazioni sbagliate a che sta guidando la gara maschile, facendogli sbagliare strada e facendogli perdere la prima posizione.

Nonostante tutto, la gara si porta a termine nonostante i km ondulati di Quinzano ancora nelle gambe e la tentazione di arrampicarsi a qualche finestra durante il tragitto per dare un occhio alla partita, in puro stile Fantozziano.

Nella serata delle sfighe però torniamo a casa a mani piene con ben tre premi in due e un ottimo ottavo posto di Stefania in ambito femminile che continua col suo periodo fortunato.

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