Cronache di un Vare-sotto annunciato (più o meno)

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fede-caporali-lady-dietro-cassanodi Federica C. – Il podista vero sa che l’appuntamento principale è il Giro. Un po’ come quando, a fine maggio di ogni anno, scongelano Enrique Iglesias.

Il podista serio sa che deve farsi tutte le 6 tappe (che poi certi podisti se le farebbero tutte a prescindere dall’altezza eh), due volte a settimana, per essere un finisher come si deve.

Anche per me è pura gioia: l’ho fatto competitivo, non competitivo col chip, ho corso solo qualche gara, le ho corse tutte…quest’anno, inaspettatamente, lo sto correndo in staffetta con Stefania. O meglio, lei corre, io faccio folklore. Siamo le Lady Dietro, per una questione di posizione alla partenza, mi pare ovvio.
Ieri sera il Giro è iniziato da Cassano Magnago: una tappa di 5km totalmente piatta. Roba da cardiopalma, perché tutti partono velocissimi e, per una come me che è lì a farsi le foto con chi capita prima del via, è tragica.
In pratica i primi 250 metri li corri 3 metri sopra l’asfalto, trascinata dall’ onda d’urto degli altri 800 podisti.

Dopo altri 500 metri, la prima curva a 90. Che può pure essere piacevole, ma ieri sera erano tutte così, ad angolo retto. E poi asfalto e lunghi rettilinei. Sul viale del cimitero provo ad allungare: le gambe girano, la testa c’è, ho sete, fa caldo. Ma ho voglia di fare bene, perché so che Stefania, la Lady B che va forte, sta dando il massimo. È la sua gara che fa classifica questa volta: siamo seconde, Lady Dietro solo alle prime.
Sono felice della mia gara e la testa è già alla prossima. Corre ancora Stefy, ma un po’ di energia è anche mia.
Perché lì dietro, le Lady Dietro osservano tutto e sono pronte a dare battaglia.

Anche a Dorigo, se c’è bisogno

La Fede

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