I criceti della Montagnetta – Brooks Challenge Tour

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Brooks Challenge Tour, Milano, 7 Aprile 2017 – Prendi una giornata di sole, caldo e cielo azzurro puffo.

Prendi un luogo simbolo per i runners milanesi, quel Monte Stella noto ai più anche come Montagnetta di San Siro, alle cui pendici c’è il campo XXV Aprile che ospita l’evento targato Koala Sport.

Prendi tre buone forchette in cerca di km da macinare per potersi sfondare a cena senza problemi di calcolo sul bilancio energetico, mettigli ai piedi svariati modelli di scarpe Brooks da testare, e mandali a girare come criceti attorno alla collinetta meneghina.

Questa sarà la nostra giornata per il Brooks Challenge Tour, una gara a squadre di 3 con almeno una donna nel team, dove contano i km percorsi in 6 ore.

L’inizio giornata sembra non esser dei più fortunati, oltre allo sciopero ATM troviamo il parcheggio di Lampugnano al completo.

Ci portiamo quindi direttamente in zona QT8 per posteggiare, e mi tocca far i primi km per andar a comprare il ticket della sosta venduto solo dal giornalaio della fermata del metro.

Un po’ di rotazioni scarpe

Una volta cambiati e fatto un po’ di briefing allo stand Brooks, indossiamo le Ghost, prime scarpe di giornate, e iniziamo a far girare le gambe in attesa del top runner del nostro team che incontriamo poco dopo per un caffè (tanto il time non avrà senso oggi, conteranno solo i km percorsi) e dopo poco si parte tutti insieme.

Io e Stefania procediamo a ritmo “lunghissimo” con un passo che probabilmente costringe Spuffy a correr alla soglia del soporifero.

Dopo un’oretta ci fermiamo al pit stop con poco più di una trentina di km di squadra nelle gambe e ripartiamo con delle Ravenna ai piedi per i maschietti e Launch per quanto riguarda Stefania.

Dopo un po’ lei risente della reattività della scarpa o di una calzata troppo stretta e si prende un giro di riflessione mentre il campione in carica del Giro del Varesotto aumenta un po’ il passo tirandomi il collo.

Mentre lui continua a chiacchierare senza affanni io prendo le sembianze di un pesce rosso che boccheggia da dentro la sua palla di vetro. Torno a rifiatare quando riprendiamo la Ste che ci è venuta incontro a giro inverso e dopo un po’ torniamo allo stand per gommarci tutti e 3 con delle Glycerine, che trovo davvero molto comode.

Continuiamo a fare i solchi attorno alla montagnetta fino a quando Andrea raggiunge il suo kilometraggio prefissato di giornata, in vista di una gara tra due giorni.

Abbattuto il muro dei 30

Quando il top runner va a docciarsi noi facciamo una sosta acqua/cibo per poi ripartire, variando un po’ il percorso e aprofittando per andare presso il punto vendita di Koala Sport a ritirare il nostro omaggio di giornata, incrociando sul ritorno il nostro terzo uomo in veste di fashion addicted pronto ad acquistare delle nuove scarpe limited edition del Giro d’Italia (da abbinare alla casacca rosa del Giro del Varesotto 2017?)

Sulla via del ritorno superiamo il fatidico muro con una disinvoltura che farebbe sbiancare i capelli arancioni di Trump se fossimo messicani.

Mentre il Garmin ci bippa il 30° km corso, attendo una crisi ipoglicemica da un momento all’altro e di ritrovarmi a sbavare carponi sui marciapiedi.

Ci riportiamo al Campo XXV Aprile e ci giochiamo un nuovo cambio scarpa, puntando su una più protettiva Trascend che ci accompagna verso l’obbiettivo “Maratona”.

Stefania però mi abbandona dopo un paio di giri, forse vittima di qualche dolorino dovuto a una scarpa “troppo aggressiva” a metà giornata, comunque porta a casa un ottimo personale in quanto a km percorsi, arrivando quasi a 40.

Verso chilometraggi mai raggiunti

Io decido di proseguire visto che a parte un piccolo fastidio al ginocchio non mi sento a pezzi. Taglio il secondo traguardo personale, dopo il muro dei 30, arrivando ai 42 della Maratona e decido di puntare ai 50. Vengo bbandonato dal Garmin ormai scarico ma proseguo a registrare la traccia col telefono, previdentemente avviato assieme al gps, che continua a far girare i numeri sul display.

Decido di metter un po’ di collinare nell’allenamento odierno facendo una ascesa sulla montagnetta per variare un po’ la vista. Torno poi “in pianura”, mi porto all’interno della pista di atletica per cercare un po’ di morbido e finalmente i 50 km son raggiunti. Continuo per una decina di minuti fino alle soglie del fine contest e al termine i km totali sono 52,48, che sommati ai 38 di Stefania e ai 20 di Andrea ci regalano la vittoria di giornata con 110,5 km per il nostro team dei RUNdagi del Varesotto.

La fortuna non ci assiste quando Stefania viene incaricata di far da valletta per l’estrazione di due paia di scarpe e ci dedichiamo quindi al nostro meritato premio di giornata: la cena.

Sarà più dura dei km percorsi spuntarla sulla voglia di sushi della signorina, ma alla fine il giropizza avrà la meglio.

 

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