bim bum BAM

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Pioggia, vento e freddo aspettavano i nostri quattro intrepidi e invece bel sole, caldo e poca aria fresca trovarono. E così, dopo qualche imprevisto iniziale (code infinite e gadget mancanti, pettorali che non si trovavano o dimenticati in auto, corsa all’ultimo minuto per consegnare la borsa ai camion che l’avrebbero trasportata all’arrivo), eccoli lì: Diego, Davide, Loretta e Chiara sotto il gonfiabile della partenza, pronti ad affrontare la loro Brescia Art Half Marathon. Percorso pianeggiante, un misto tra periferia, similcampagna e ben poca parte in città. A rallegrare i 21 km, qui e lì, di rado qualche gruppetto musicale … o meglio… uno solo si sarebbe potuto definir tale, per il resto erano improvvisazioni con stereo e amplificatore. Fortuna che c’erano gli allegri “spingitori di carrozzine”, attrezzati con ogni tipo di amplificazione (e costume), a movimentare la corsa. Ristori buoni: ad ogni 5 km acqua, the e sali, e tra un punto e l’altro spugne imbevute. Nota di rilievo per il ristoro finale. Ad attenderci, oltre ai consueti ristori, c’era polenta con sottiletta e grana e una buona fetta di colomba, gustata sui tavolini di piazza Vittoria, sotto un sole riscaldante e rigenerante. Sorpresa c’è stata anche per il trasporto finale: una meravigliosa metropolitana elettrica e modernissima. Ma chi lo sapeva che a Brescia esisteva la metropolitana?

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