Primo obbiettivo centrato al 5° Memorial Laura Prati

passaggio 10k cardano
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Il primo obbiettivo stagionale in vista delle mezze autunnali era senz’altro stampare un Personal Best sui 10km del 5° Memorial Laura Prati.

I numerini sull’app che uso per monitorare lo stato di forma non lasciavano ben sperare negli ultimi giorni, ma domenica, al risveglio il mio organismo si lascia muovere dall’orgoglio o forse reagisce positivamente alla birretta della sera prima e mi snocciola un bel voto positivo sullo smartphone.

Mentre arranco ancora assonnato per la camera e mi appendo alla corda della tapparella come un sacrestano sfinito dalla scalata alla torre campanaria, pian piano mi si srotola davanti agli occhi l’ennesima giornata dalle sembianze primaverili che mi fa desistere dal tornar sotto al piumone.

Colazione, vestizione e via con  Stefania verso Cardano a correre il nostro 10K della speranza.

5° memorial laura pratiMentre ritiriamo i pettorali, speaker-Maltagliati ci estorce la confessione sul menu pregara della sera prima che con doppia razione di pasta,picanha, birrozza, dolce, caffè e amaro non è proprio stata oggetto di studio da parte dei dietologi del breaking 2 di Nike.

Il tempo di un veloce riscaldamento, due saluti e siamo già sotto al gonfiabile della partenza, dove tra una battuta col Cere e due chiacchiere con Kostia arriva il momento del bang. Parto bene, nelle prima file, quindi non perdo altro che un paio di secondi tra il gun time e quello che sarebbe il real time se ci fosse il tappeto del cronometraggio anche in partenza.

Mi contengo rispetto alle mie solite partenze arrembanti, conscio che il primo tratto è il più ostico, con la strada che per poco più di un chilometro è in leggera, ma fastidiosa pendenza. Passato il centro di Cardano si continua ancora un po’ su questo deciso falsopiano e mi affianca Ricky Luccherini, con cui ci fiondiamo poco dopo nel veloce tratto in discesa.

passaggio 10k cardanoCurva a destra per tornare in piano e il mio attuale compagno di avventura cerca di distrarmi in ogni modo ma ormai mi si è chiusa la vena per la fatica e affluisce ben poco sangue al cervello. Esco indenne anche dal passaggio sul cavalcavia e cerco di tenere un buon passo nel restante tratto in piano che ci porta a chiudere il primo giro del percorso.

Si torna a salire, e se riesco a venir fuori bene da questo tratto senza perdere troppo in quanto a tempo ed energie, dalla discesa in poi ci sarà da spingere a tutta. Vengo scortato dall’amico Fabione che mi si affianca in bici nel centro di Cardano a metà salitella e rantolo qualche risposta concisa al suo tentativo di conversazione.

Finalmente si “scollina”, giù tutto nuovamente in discesa senza mollare quando la strada spiana, resisto all’ultimo ostilità del cavalcavia e mentre sfrutto la discesa di quest’ultimo vedo la schiena di Kostia farsi un po’ più grande.

Le gambe rispondono bene e ormai c’è da dare tutto, avendo ancora benzina in corpo, sperando che non si accenda qualche spia qua e la come una settimana fa al termine della Sette Campanili. Riprendo Kostia e lo supero continuando di buon passo con passaggi al chilometro degni di una 5K (per me).

arrivo memorial pratiArrivano le ultime curve e in lontananza ecco il traguardo. Ultimo sforzo, passaggio sul tappeto del chip e quando vado a stoppare il GPS ecco che il Garmin mi regala le due paroline magiche: New Record!

Chiudo con un 39’22” che segnano in un sol colpo il nuovo personale sulla distanza, migliorato di quasi due minuti, e l’abbattimento del muro dei 40′ con la palla di Miley Cyrus (citando il Cere).

Mentre rifiato e bevo un goccio d’acqua arriva anche la Ste, che chiude a mio pari con un bel personale in saccoccia, con ben 2’11” limati dal tempo ottenuto proprio al Memorial Laura Prati dell’anno passato.

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