Chi è Aldo Rock



All’anagrafe Aldo Calandro nasce nel 1956, a Milano; a fine anni ’70 inizia a lavorare nel mondo della musica come deejay in una piccola radio locale per poi partecipare all’organizzazione di grandi concerti. Negli anni ’80 diventa un discografico e, parallelamente, inizia a dedicarsi allo sport a 360°; correndo, nuotando e andando in bicicletta..nel 1988 è uno dei primi italiani iscritti ad un Iroman. Alterna questa disciplina a imprese no-limits in bicicletta (Race Across America dal ’96 al ’98) e di corsa (Marathon des Sable nell’88 e diverse tra maratone e ultra-maratone).

aldo rock runner's worldPassa la vita tra musica e sport, partecipa ancora a triathlon e gira per Milano con una bicicletta costruita secondo le sue specifiche, la mitica Bootleg.
Insomma, per molti un pazzo, se lo sentite parlare probabilmente lo considerereste un visionario: declama spesso proverbi cinesi o giapponesi, cita personaggi tra i più disparati, racconta con enfasi e trasporto imprese dei vari sportivi estremi del panorama internazionale, il tutto condito da musica country e rock di origine americana. Ha una filosofia di vita tutta sua che si può ben riassumere in una delle sue frasi celebri: “uomo..la fatica fisica appaga lo spirito ed avvicina alla saggezza”

Paolo Dalla Giacoma

Aldo Rock, alias Aldo Calandro, è il poliedrico ed eccentrico maratoneta/triatleta/deejay che ogni venerdì mattina è con Linus ai microfoni di “Radio Deejay” per raccontare le sua grande passione per la corsa. Aldo è stato uno dei primi “Ironman italiani” ( ha fatto il suo primo triatlhon nel 1986) e con le sue imprese a piedi e in bici ha attraversato deserti, fiumi e montagne di mezzo mondo. Definire Aldo Rock semplicemente triatlheta o maratoneta è riduttivo. E’ stato il primo italiano che ha partecipato alla “Race Across America”; la terribile gara ciclistica che attraversa gli Stati Uniti dall’ Oceano Pacifico all’Oceano Atlantico. La musica poi ha avuto ed ha un ruolo fondamentale nella sua vita. Nel 1977 incomincia a lavorare come Deejay in una piccola radio milanese. Qualche anno dopo si dedica alla organizzazione di concerti ( Bob Marley, AC/DC, Bruce Springsteeng) per poi diventare discografico. Aldo, insieme a Linus , ha realizzato anche una compilation per i corridori che vogliono allenarsi con la musica. “Marathon, the Running Compilation” ( questo è il titolo del CD edito dalla Sonymusic) è una raccolta di 18 canzoni pensate come la miglior colonna sonora per accompagnare gli allenamenti di chi ama la corsa e lo sport in generale.

Runner’s World

La vera domanda ricorrente è quella su “Aldo Rock miliardario annoiato”, che per chi lo conosce come me da trent’anni è una definizione meravigliosa. In realtà Aldo ha un reddito paragonabile a quello di un vero uomo della strada, la grande differenza è nel suo modo di vivere e quindi di spendere. Diciamo che non è esattamente uno schiavo del consumismo, non è un frequentatore di ristoranti alla moda, a volte mi chiedo addirittura se mangia. È diverso da noi, al punto a volte di essere incomprensibile. Ma è una persona di una bontà infinita, a volte quasi infantile. Come quando, pur di esserci, fa cose che il suo fisico non gli permetterebbe più di fare. Non è forse un esempio da imitare ma certamente una persona da invidiare.

Linus

Racconto storie, faccio ciò che oggi non fa più nessuno. E vedo che i ragazzi sono conquistati: mi scrivono, vogliono saperne di più, si vogliono esprimere. Oggi c’è un estremo bisogno di moderni Mago Merlino, di mentori che indichino la strada: gli oratori hanno perso la funzione educativa di un tempo, ci sono soltanto i bar e la televisione. Nei ragazzi vedo una grande fame di vita, la voglia di mettersi alla prova, conoscere l’esistenza anche nei suoi aspetti meno gradevoli e più difficoltosi, conquistare una fanciulla come Lancillotto fa con Ginevra, entrare nel castello incantato, attraversare il bosco per poi scoprire che la propria orma coincide con l’orma di Dio. Queste prove apparentemente stupide alle quali molti ragazzi si sottopongono, sono domande. Domande magari dolorose, ma forse inevitabili in una società che ha perso tutti i riti d’iniziazione. I pellirosse, per diventare adulti, danzavano senza cibo per sette giorni interi: con che cosa abbiamo sostituito tutto questo?

Aldo Rock

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